giovedì 14 aprile 2011

La serpe non cambia pelle.... Non è rimasta un'ombra da inseguire....

Fumo di nascosto. Non posso aprire le finestre e fumo chiusa in bagno. Poi accendo la ventola e tento di smuovere l'aria con un giornale.
Esco la mattina e fumo al Central Park. Pranzo sempre fuori e fumo come un'ossessa, dove si può, si intende. Mi sento triste quanto devo rientrare in casa e così fumo ancora.
E ovviamente lui se ne accorge sempre. Si incazza come una bestia.
Urla. I miei vestiti puzzano di fumo, le lenzuola puzzano di fumo, i cuscini puzzano di fumo, le mie mani puzzano di fumo.
Io sto zitta e non dico mai niente, sostengo il suo sguardo, dura, spigolosa, appuntita. Allora lui lo distoglie e smette di urlare.
Passiamo giornate intere così. In silenzio.
Solo la notte mi parla dicendo "spogliati" oppure, a volte, nemmeno quello e facciamo l'amore come animali, rabbiosi, brucianti di febbre. Mi addormento girata dal fianco opposto e se mi sfiora scosto la sua mano.
Al mattino apro gli occhi e lui sta uscendo di casa, vestito di tutto punto. Chiudo gli occhi fingendo di dormire ancora e passa a darmi un bacio lieve, in fronte, come fossi una bambina stupida, a volte sulle labbra.
Poi lui esce per andare al lavoro e sento negli occhi un velo umido, che scende lesto a bagnare il cuscino.

Non tutti i giorni è così. A volte ci parliamo. Sembriamo quasi esseri senzienti, civili. A volte sono già sveglia dalle quattro e giro per casa come un fantasma, gli occhi vuoti, le braccia lungo i fianchi. Poi mi vesto e esco con lui, faccio un pezzo di strada fino al caffè e facciamo colazione seduti, insieme, in mezzo agli estranei. Poi prende la metro e scompare al mio sguardo fagocitato da un miliardo di teste multicolor.Io resto sempre in piedi ferma a guardarlo andare via, seguo le sue spalle, i passi lenti, l'andatura quasi sbilenca da modello, immagino lo sguardo alto e fiero fra la massa di gente che lo sfiora. Vorrei poter ancora essere accanto a lui, sentire il profumo dolce della sua pelle fresca di rasatura mischiato all'acqua di colonia da trecento dollari.
E poi mi giro e procedo per le strade grigie, senza meta.

19 commenti:

  1. una riflessione molto intrecciata...ti auguro di trovare la via della luce
    ciao

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  2. ...ho un déjà vu....rabbioso!!!!!!!!!!!!!

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  3. Qua bisogna far qualcosa... va mica bene...
    Meriti di essere serena, una volta per tutte.

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  4. Cavoli, Eleonora, una volta amore faceva rima con cuore ma a leggerti sembra che l'unica rima possibile sia dolore, tanto dolore...perchè?
    insomma, non puoi vivere con Spencer ma neanche senza di lui? che situazione intricata:(
    eppure riesci a farcela vivere con i brividi sulla pelle , la tua storia, attraverso la tua scrittura poeticamente dolorosa, lucida e affilata come un bisturi.
    Abbracci cosmici
    silvia

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  5. concordo con calzino...non va affatto bene qualcosa bisogna fare assolutamente e che è!!!

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  6. Silvia:grazie per le belle parole e per i complimenti che mi fai sempre (e non solo tu) sullo stile e la scrittura
    Calzino e Scix: si accettano consigli..vorrei tanto poter fare qualcosa...

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  7. Pensa solo che la vita è una sola e breve e folle e fragile e veloce, troppo veloce per farsela scorrere tra le dita così.
    Cazzo è la tua vita Ele, facciamo qualcosa!

    Adesso mi metto all'opera, qualcosa mi invento.

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  8. :( a New york ti ho pensato molto!

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  9. un post triste!
    la nostalgia di un lui c'è sempre in molti di questi casi!!!

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  10. devi trovare qualcosa che ti appassioni e non dico qualcuno, dico qualcosa..qualcosa che riesca ad alleggerirti l'anima. Hai bisogno di pensare meno, analizzare meno ogni tua sensazione..e viverle senza l'angoscia del dopo.

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  11. Queen: e di sicuro sei passata sotto a dove abito io adesso...
    Pupottina: eh già...
    June: ho bisogno di un lavoro in primis... ma di più, ho bisogni della mia casa, dei miei spazi, della mia vecchia vita...HO BISOGNO DELLA MIA DALLAS... :(

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  12. Ma tornarci è impossibile? Cercare nuovamente lavoro là?

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  13. E come faccio? Con il tasso di disoccupazione che c'è?? Senza contare che tornare là significa troncare questa relazione: lui non lo accetterebbe mai. E motivo terribilmente pratico, da lui dipende anche il mio vivere negli States. Il mio visto è dato dall'essere la sua fidanzata...

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  14. Lui lui lui... ma tu?

    Insomma, sei così infelice... e ogni tanto ti immagino lì piena di pensieri, di angosce, di lacrime.
    Vorrei davvero che arrivasse qualcuno a rubarti il cuore. Per davvero, stavolta.

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  15. Io vorrei avere la macchina del tempo, tornare indietro a uqando avevo il mio lavoro in centro, la mia casetta e il mio divano con su lo stampo del mio sedere ossuto, e a quando le sere le condividevo con un altro lui... io a volte ci penso ancora, mi chiedo cosa fa, se gioca con il figlio, se lavora nel ranch... e mi chiedo anche come sarebbero andate le cose se avesse scelto me invece della moglie...

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  16. No Eleonora, non farti del male ipotizzando sull'uomo dei silenzi che si è comportato da vero mascalzone. Come Calzino anch'io vorrei che arrivasse qualcuno a rubarti il cuore, a darti la serenità e l'esaltazione della quale tu comunque hai bisogno e che potesse aiutarti anche a sistemare in modo pratico la tua vita.
    Abbraccio
    silvia

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  17. Eh... me lo chiedo anche io, ma che senso ha?
    Adesso bisognerebbe sperare che la tua macchina del tempo proceda solo all'avanti, mai all'indietro.

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  18. Parti da un buon punto: sai ciò che vuoi!!ma dipendi da lui..quindi riepilogando devi:
    1.trovare lavoro=indipendenza =guadagno= appartamentino=via da quella casa
    2. non pensare + al passato, e concentra le tue energie per arrivare dove vuoi tu..nel futuro
    3.il resto si vedrà e come diceva Rossella: Domani è un altro giorno.

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  19. Avete ragione donne, ci vuole una svolta, e ci vuole la forza di darsi un'opportunità.
    Devo, in primis, trovarmi un lavoro. Anche a NYC, ma un lavoro. E poi da lì partirò.
    Parafrasandomi, credo di averlo già scritto qui una volta, ho il dono di procrastinare lutti all'infinito, ma che fatica rinascere davvero...

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