giovedì 28 luglio 2011

Ciao Amore Ciao

Siori e Siore
visto il drammatico calo dei commenti e dei presenti in questo mio angolino virtuale, ho deciso di chiudere i battenti. Almeno per ora. Staremo a vedere se è un periodo fatto di ferie e casualità o di altri migrati interessi. Detto questo vi saluto tutto, vi mando abbracci abbronzanti e mi ritiro a godermi queste nuvole in pianta stabile agli East Hamptons.
Buona vita a tutti.
Alla prossima. Almeno di spera.

martedì 26 luglio 2011

Dialoghi

Il tipo teutonico mi ha chiesto come mi chiamo. Io volevo dirgli il mio nome d'arte, ovviamente. Mi piace pensare che anche le cameriere barra bariste abbiano diritto a un nome d'arte. E poi invece gli ho detto il mio vero nome. Gli ho chiesto se voleva saperlo per potermi chiamare per ordinare la prossima Weizen. E lui ha detto solo "No, per saperlo".

giovedì 21 luglio 2011

Deliri

Appena rientrata a casa. Non ho sonno, non riesco a dormire, non voglio dormire. Uffa.

martedì 19 luglio 2011

Ho conosciuto un tipo. Un tipo... interessante. Non è che sia divertente. E neppure che sia poi bello. Diciamo che è ombroso. Eppure ha qualcosa... non so. Credo sia la chimica che mi fa interessare sempre ai tipi silenziosi, appartati nel loro angolino buio. Mia sorella mi direbbe che dentro ogni donna c'è una crocerossina. E forse ha persino ragione. A me piace pensare che dentro ogni donna ci sia un lato più oscuro che cerca un suo doppio.
Insomma non vorrei accendere la luce, vorrei solo spegnere tutta questa oscurità. Anche se ammetto che ormai, nel mio buio, ci sto persino bene.
Comunque questo tipo l'ho conosciuto, come migliaia di altri, al locale dove mi ostino a servire birra tedesca in enormi boccali sbeccati.
A me piace. Diciamo che ci sto bene, mi ci rintano e respiro, perchè a Manhattan mi pare perennemente di soffocare.
Per ora il tipo lo chiamiamo Hans. Mi ricorda tanto, tanto, un altro uomo silenzioso... non abbiamo parlato molto infatti.
Dialogo:
Eileen:Bier?
Hans: Weizen, dank.
Eileen:Wollen ein Bock?
Hans:Nein, ich möchte eine Weizen.
Eileen: müssen auf den Stamm der weizen setzen.
Hans: Dann geben Sie mir eine Bock.

Traduzione:
Eileen: Birra?
Hans: Weizen grazie.
Eileen: vuoi una Bock?
Hans: No, voglio una wiezen.
Eileen: devono mettere su il fusto.
Hans: allora dammi una Bock.

Non è molto, insomma è quello che il massimo che in genere dico con tutti gli altri clienti teutonici, ma... è già qualcosa.

lunedì 18 luglio 2011

martedì 12 luglio 2011

Selvatica

"Ci son contrade dove i bimbi salutano ancora i treni.
Noi siamo sempre un pochino tristi
a quelle stazioncine
dove nessuno aspetta.
D’un tratto l’anima è bianca di sambuco,
d’un tratto c’è in noi troppo dell’uomo."

(Jan Skácel)

Verrebbe quasi voglia di scendere, in quella piccola stazione dove non scende mai nessuno. E ricominciare daccapo, una nuova vita, seguendo i fiori di sambuco.


lunedì 4 luglio 2011

Ho fatto una cosa che non si deve fare. Una delle tante.

Ho letto la mail di Azzurro.
Insomma, non era uscito dall'account, ha lasciato il pc aperto e in più su quella pagina.. e poi è andato ad addormentarsi sulla terrazza di legno verso il mare della casetta agli East Hamptons.
Inutile dire il seguito.
Ho trovato vecchie mail della tipa dai capelli rossi. E l'ultima scritta da lui era un non cercarmi più perchè io ho scelto lei comunque vada. Vabbè, piccola rivincita personale nonostante mi sia montata ugualmente l'incazzatura. E poi parecchie mail a un paio dei suoi amici più stretti in cui parlava del nostro rapporto problematico. Tante cose dal suo punto di vista. e loro che gli dicevano ma mollala, ne trovi altre centomila meglio. (evviva gli amici...) E lui che ribadiva non lo so perchè non lo so cos'ha ma non riesco a staccarmi da lei. Paragoni con la vecchia tipa (che gli scrive ancora ma non ho trovato risposte di lui degne di nota), mail al fratellino e tante, troppe mail di lavoro.
Vabbè, non dirò più che lavora poco.
Mah.
Ora però sono pentita, insomma non si fa.
Che faccio, confesso?