venerdì 22 ottobre 2010

Appunti ritrovati

hai un bel profilo.. un respiro solenne e una morale kantiana.. sei molto di cio' con cui ardisco congiungere i miei umori.. hai odori delicati e mani aerodinamiche.. spalle larghe e infiniti solchi ironici intorno alle labbra.. potrei amarti come si amano i grandi dolori o i grandi piaceri.. con quel sentimento di vicinanza alla fine del mondo che ti fa osare il pudore dei sentimenti piu' protetti.. ma non sei un estraneo e questo preclude la possibilita' ch'io possa dirti veramente chi sono...

E questo è quello che ho scritto di Spen...dopo quella sera. Quella in cui ci siamo conosciuti.
Ero da poco a Dallas e stavo ancora lottando con la banca per avere il mutuo per la casa. Volevo rivedere New York: ci ero stata anni fa con mia sorella, al liceo. C'erano ancora le torri, per dire. così mi ero presa un venerdì e sono partita per il week end. Il sabato sono andata a cena da Big Wong (se passate da NY e vi piace la cucina cinese andateci!), a Chinatown. Me lo aveva consigliato Jeff fra l'altro. Il casino è che lì c'è sempre un sacco di gente, via vai ovunque, caos a non finire, e in pratica finisci quasi sempre a dividere il tavolo (e il conto) con qualcun altro, che magari non conosci. Così è successo a noi.
Lui pareva scocciato, poi era solo imbarazzato. Ricordo ancora che abbiamo mangiato maiale arrosto, anitra e pollo alla griglia, e quelle favolose crepes di riso... E abbiamo parlato. Era timido. Da dove viene mi ha chiesto. Da Dallas ho risposto. Credo che per lui fosse la cosa peggiore che potesse capitare (in USA quelli del sud spesso sono considerati zotici, capmagnoli beceri, e sfottuti da quelli del nord soprattutto per il famoso accento strascicato e le manie diciamo bislacche...) Poi quando gli ho spiegato che ero italiana in realtà è sembrato rasserenato. E' stato divertente. Poi gli ho detto che andavo, tornavo in albergo. Ci ha pensato un pò, poi mi ha proposto di andare a bere magari del vaffè insieme. Perchè no, mi sono detta. E via. Abbiamo preso un cab e siamo andati al Glass, a Chelsea. Ecco, non era il mio posto, ma nemmeno lui era il mio tipo, avrei dovuto capirlo quando mi ha detto che era un avvocato... Il locale si adattava perfettamente a tipi come lui: carini, trendy, trentenni e con il portafoglio rigonfio. L'opposto di me, con le mie nike fruste per camminare per gli avenue...
Ricordo di aver pensato che il nome del locale non era dovuto all'aredamento, ma al tiraggio della gente che c'era dentro... Cmq abbiamo bevuto tutto tranne il caffè. E poi mi ha riaccompagnato in albergo.
"Quando torni a Dallas?" ha chiesto, nel cab.
Domani. Oggi era l'ultimo giorno."
"Peccato". E mi ha lasciato il suo numero. Imbarazzato. Molto.
Ma non ha chiesto il mio. Galante.
Bhe, l'ho richiamato.

5 commenti:

  1. Insomma, io mi sto appassionando tantissimo a questa vicenda (e ben lungi da me trattare il tutto come un soap opera, ci mancherebbe...).
    Insomma, dicevo, io vorrei davvero che ti scattasse qualcosa di ineluttabile per questo bel figliolo biondo... credo che aldilà delle resistenze che hai, potrebbe renderti davvero felice. Incrocio le dita e tifo per lui... che la costanza sua, poi, non è da tutti!

    RispondiElimina
  2. Ti si legge davvero bene! E il sottotitolo La mia vita a Dallas è esaltante :)

    Daniè

    RispondiElimina
  3. Lhasa: grazie! :)
    Calzino: si ho visto che la cosa ti prende! ;) CMq guarda, ammetto che lui è un bel figliolo, ha tante qualità, ma... non so è questione di chimica, è la scintilla che forse è spenta, forse non è nemmeno mai scattata. Sono stata bene con lui, per tutti gli anni in cui siamo stati fidanzati, ma bene non è felice. Noi siamo diversi, tanto. Io poi sono diversa persino da me stessa! Sono difficile e lo so. E so che dovrei tenermelo stretto, lasciarmi andare e godermi tutto, ma non sono così. Sono... incostante, incoerente.
    Gli voglio bene, un bene dell'anima, e credo farei quasi di tutto per lui, ma se dicessi che lo amo, che provo quello che lui prova per me, credo mentirei.

    RispondiElimina
  4. :(
    E allora ti auguro che piombi dai cieli di Dallas qualcosa di Immenso ed Ingestibile che ti porti via la testa, la chimica e il cuore!

    RispondiElimina
  5. Quoto Calzinoooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Ma mi rendo conto che per te è tutto più complesso.
    Un bacione Eileen, attendo sviluppi...

    RispondiElimina