sabato 23 ottobre 2010

sto per uscire vestita da ballerina del Molin Rouge: a volte le donne sono davvero ridicole



pero', di fondo, la contraddizione maggiore riguarda me. riguarda la mia indignazione che e' debole e succube del retaggio culturale. subisco i 'stai zitta e stai buona', i 'chi ti chiama a quest'ora' e i 'cosa stavi guardando' (tutti poi nemmeno detti)... anzi, potrei dire che gestisco magistralmente tutto questo cercando di capire il senso della contropartita, poiche' non mi ritengo stupida ne' passiva e nemmeno mancante d'autostima fino al punto citato. so bene che sono una diplomatica ma non so che patteggio e in nome di cosa l'ideale debole lascia spazio alla pacatezza. e' vero, adoro il terrore nei suoi occhi quando teme d'avermi ferito, ma e' per il gusto del gioco e non del potere, che d'altronde non vale 1 minuto di una giornata in cui riconosco me stessa, e me stessa non e' docile, ne' dolce ne' maliziosa, ne' bella, ne' desiderabile, ne' buona o giusta, ne' permalosa o vendicatrice, ne' cattiva o sottomessa, ne' ambigua ne' vera. il giorno in cui riconosco me stessa non ho bisogno di sentirmi in nessun modo e sono libera.

5 commenti:

  1. 'il giorno in cui riconosco me stessa non ho bisogno di sentirmi in nessun modo e sono libera.'

    CLAP CLAP CLAP CLAP
    e ancora
    CLAP CLAP in Dallas.

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  2. :) (inchino a destra, inchino a sinistra...) ;)

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  3. CLAP CLAP CLAP! STANDING OVATION!!!!

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  4. Beh sentirsi sotto controllo non è mai una bella sensazione.

    Bacio

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