domenica 25 aprile 2010

Eileen's week end-part one

A volte i week end in cui prometto di meditare, di pensare a soluzioni e giuro che la domenica sera avrò tutto incredibilmente chiaro, cristallino, ma prorpio tutto eh, dalle vacanze estive alla situazione ingarbugliata in cui cado sempre, con Spencer, e al casino con l'uomo dei silenzi, ecco a volte questi week end finiscono per farmi sembrare tutto ancora più confuso.
L'Uomo dei silenzi aveva il suo magico week end con il figlio. Uff!
Per cui ho chiamato Spencer e gli ho detto, se vuoi chiarire vola qui, parliamo. E chiariamo e chiudiamo. Come no. E mi sono detta chiamiamo anche la Vale a Orlando e impostiamo un'idea di vacanza. Un'idea almeno. Come no anche lì.
Le dico Vale, ma alla fine che facciamo, finiamo nel nostro solito albergo sul mare e ci spariamo tre settimane di vita da spiaggia e serate per locali stile zitelle incallite che fanno man-watching?! La Vale risponde con un silenzio che equivale a perchè che altro vuoi fare?! La Florida è grande, possiamo andare a Key West, o in qualche bel resort su qualche isoletta dalla sabbia candida e il mare blu, o magari una crociera nei caraibi che ne so, ci sono tante offerte in rete!
Lei continua con il suo silenzio.
No eh??
No dai, Miami è da urlo, c'è la tua sabbia bianca, il mare blu, l'hotel ha la spa interna, piscina, camerieri persino italiani (siciliani, come lei) ed è stra piena di locali per la movida notturna. Che altro vuoi Eileen?! Magari vedere qualche altro posto negli Stati Uniti che non sia Miami... si può dire che non ho visto altro!
Poi c'è stato Spencer.
Sono persino andata a prenderlo all'aereoporto a Forth Worth venerdì sera, abbiamo cenato fuori mentre lui chiaccherava tranquillamente di Londra, di come sia cambiata, di suo fratello che vuol venire negli Usa...
Arriviamo da me alle undici passate, ci sistemiamo sul divano e lui si mette ad aprire il vino in cucina, e vedo quella confidenza nei suoi gesti, nel suo aprire i cassetti giusti sapendo esattamente dove sono le cose, quella sua quotidianeità che vorrei dall'Uomo dei silenzi che invece sfugge come io sfuggo con Spencer...
Io non so che dire. Parla lui. Che noi ci vogliamo bene, che non ci crede che io non provo niente, che alla fine siamo stati insieme praticamente tre anni, tempo in cui è vero abbiamo avuto alti e bassi, in cui la distanza ha peggiorato le cose, ma lui è stato sempre bene con me. Che non è giusto buttare tutto questo al vento, che sarebbe un peccato. E del resto ha ragione...
Eileen, mi dice, senti, io ce la posso fare, ho capito che forse non ti ho dato quello di cui avevi bisogno, io posso starti più vicino, essere più attento, posso venire a Dallas tutti i week end visto che so che odi NY,possiamo trovare soluzioni insieme, parlare di più, posso cercare anche di essere meno british come dici tu, ma anche tu ti devi impegnare, noi ce la possiamo fare Eileen, insieme, possiamo essere felici...
A me è uscito solo vedo un altro....
silenzio.
e' una cosa seria?
Non lo so.
Vorresti che lo fosse?
Sì.
Perchè mi hai fatto venire fino a Dallas per dirmi questo?
Non lo so.
Provi qualcosa per me?
Sì.
Cosa?
Non lo so.
Eileen?
Si?
Io voglio sposarti. Sul serio. Lo voglio ancora.
...
Non credo sia il caso Spen.
(To be continued...)

3 commenti:

  1. Cavoli! Brutta situazione...
    Un uomo d'oro non c'è che dire!
    Però se tu pensi ad un altro...non so..forse è già finita.
    Purtroppo vorrei dirti:"Tieniti stretta il tuo uomo! Non si trovano di così comprensivi e disposti a tutto!"
    Ma mi sa che tu in fondo in fondo hai già scelto...

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  2. qui sento aria di cambiamenti...
    marina

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  3. la solita storia chi ha il pane non ha i denti e bla bla bla... ma perche deve esse sempre cosi.. porcaccio mondo?!?!

    aspetto il continuo...

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