sabato 15 maggio 2010

Ho fatto una torta morbida pere e farina di mandorle da urlo!

In questi giorni in cui sono stata davvero poco bene, per ragioni purtroppo ancora legate agli strascichi della mia malattia, ho ovviamente continuato ad andare al lavoro, ma per il resto ho vissuto da reclusa, nascondendomi nel mio comodissimo divano, io e i miei libri, e questo auto isolamento l’ho usato per pensare. Devo ammettere che l’ho molto ingrandito, questo mio malessere; però mi piaceva tanto avere del tempo per me da vivere in casa, fra mura sicure. Sono un animale da cattività, a volte. Cmq sul mio divano ho deciso di pensare seriamente qualcosa di utile (!!!). Volevo sbrogliare la matassa che mi attanaglia in questi giorni. Dovevo sceglierne uno dei due e chiudere con l’altro. Come scegliere? Per prima cosa ho pensato di fare una lista di pro e contro di ciascuno. Ma poi mi son resa conto che non posso fare una scelta includendo una persona che manda segnali ambigui e non riesce a chiarire un rapporto a due (non sono io!). Allora ho deciso che prima dovevo chiarire con l’Uomo dei silenzi. Dovevo dirgli cosa volevo da lui e che se non fosse stato disposto a darmelo … mah. In fondo, ho pensato, cosa voglio io da lui?? Allora mi son resa conto che il pensiero va allargato, la visione deve essere più ampia, e la domanda corretta è : cosa voglio io, in generale, io per me stessa, dalla mia vita. E quello ho scritto.
 Voglio continuare a vivere a Dallas; qui sto bene, qui c’è la mia casa
 Voglio continuare a lavorare alla Ewing Oil, è un po’ come essere in una famiglia allargata
 Voglio una relazione monogama con un essere pensate del sesso opposto al mio soddisfacente, cioè voglio un rapporto paritario con uomo a cui manco quando non sono con lui, con cui cenare insieme, guardare la televisione, dormire abbracciati o vicini, andare in vacanza insieme e cose similari, ma mantenendo comunque la mia indipendenza economica, sociale e soprattutto abitativa
 Non mi interessa sposarmi
 Non credo di volere mai dei figli, i bambini non mi piacciono granché.

E per ora lo ritengo sufficiente.

Ora, siccome non ho scritto in questo breve elenco “andare a vivere a New York”, è ovvio che devo parlare con Spencer. Ma più urgente di questo, devo parlare con l’Uomo dei silenzi e definire il nostro rapporto, in un modo o…nell’altro.
Stasera.

4 commenti:

  1. Sono contenta che le idee ora sono più chiare... ti leggo sempre anche se non lascio commenti!
    Ma la ricetta della torta?

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  2. In bocca al lupo innanzitutto. Ewing oil Dallas, mi sa tanto di vecchio telefilm anni 80, ma davvero esiste? In bocca al lupo

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  3. uff... ma sei sicura di non volere figli e di non pentirti un domani?

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  4. Cindry:hai ragione, la posto!
    Guardiano: hehehe! L'azienda in cui lavoro non si chiama Ewing Oil, che è appunto la ditta della famiglia protagonista del telefilm Dalla, e dove lavoro non trattiamo petrolio ma produciamo teste e valvole per le trivelle x il petrolio (anche se di questi tempi è meglio non dirlo..), avevo preso in questo spazio a chiamarla Ewing Oil per dare l'idea di una grnade azienda americana a Dallas, era in tono scherzoso!
    Jem:ma di cosa nella vita si è veramente sicuri?!

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